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Larga presaglia d’anime rubate
ha giá di man del mondo il Re del cielo,
e seco trionfando ancor guidate
sotto l’invitta insegna del Vangelo.
Matteo con gli altri abbraccia povertate
né di ricchezze piú gli cal d’un pelo;
ma vanno presso al Capitan celeste,
con riferirgli grazie e lode oneste.
73
A cosi generose e degne pompe
scoppiò lividamente piú d’un fianco,
ch’un cor, d’invidia pregno, alfin si rompe
e sparge il tosco, e ’l viso ne vien bianco:
donde fa si che, se non interrompe
quanto trarromper giá vorebbe, almanco
mostra la stizza e con parlar la sfoga
si come or fece l’empia sinagoga.
74
Vanno gli farisei piú veramente
impetrati di scoglio a Tonde saldo,
vanno con froda, come usò ’l serpente
in far conoscer l’uomo ’l freddo e ’l caldo,
vanno, dico, agli agnelli del prudente
pastor, che ’l lupo sa quant’è ribaldo,
e chiedon la cagion di quello eccesso
dal Mastro lor contra Moisé commesso.
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— Voi — dicono — che tanto avete a core
come ignoranti la costui dottrina,
non v’accorgete ch’esso è peccatore,
ch’esso a mistá de’ peccator s’inchina?
Usano insieme, e d’uno istesso errore
mentre son tutti, vivon di rapina:
van sempre a basso Tacque, ad alto il fuoco;
ch’ogni simil col simil suo tien luoco.