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Come fu questo? e chi è di si alta mente
ch’intenda ben la man di questa briglia?
Quella gentil virtú che mai non mente,
sposa del Figlio e bella a meraviglia,
come produsse un tal brutto serpente,
un mostro tal, che il dia voi rassomiglia?
Ma sudditiccio è quello, il vederete,
ché di buon gran tal frutto non si miete.
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Però Iesu, de Veritá consorte,
sottrarsi fu constretto alquanto lunge
da l’odio de’ giudei, che dargli morte
tengono in cuor, s’altrove non si sgiunge:
non che ’n lor fosse un animo si forte,
che fra le turbe insanguinarsi l’unge
punto bastasse, ma col tempo vanno
cercando il luoco e via di fargli danno.
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Va tutta notte col suo drapelletto
quanto mai può nascosto da la plebe.
Non creder giá che facciano dispetto
a’ piedi lor le macchie o dure glebe,
però ch’a quel divin lucido aspetto,
a lato il quale il raggio del sol ebe,
splendetter l’ombre infin che ’l di rinacque
ch’apparve lor de le maritim’ acque.
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Qui per levarci quel dubbioso velo
de l’odio, figlio sudditiccio e strano:
— Simil è — disse — il regno mio del cielo
a chi la terra sparge di buon grano.
Ma, sciolta poi la spica in su lo stelo,
si come suol sbrigarsi a man a mano,
ecco ad un servo parve cosa strania
che ’l gran non era grano ma zizania.