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44 fingal

L’amabile suo volto; era il suo braccio
425Morte d’eroi. De’ suoi pensier l’obbietto
Uno era e bello, la gentil Galvina,
La figlia di Colonco; ella sembrava
Sol tra le donne, e liscia ala di corvo
La sua chioma vincea; sagaci in caccia
430Erano i cani suoi, fischiava al vento
La corda del suo arco. I lor soavi
Sguardi d’amor si riscontràr sovente:
Uno alla caccia era il lor corso, e dolci
Le lor segrete parolette e care.
     435Ma per la bella si struggea d’amore
Il fier Gormante, il tenebroso duce
D’Arvenn 1 nembosa, di Comàl nemico.
Egli tuttor della donzella i passi
Sollecito esplorava. Un dì che stanchi
440Tornavano da caccia, e avea la nebbia
Tolti alla vista lor gli altri compagni,
Si riscontraro i due teneri amanti
Alla grotta di Ronna. Ivi Comallon 2
Facea spesso soggiorno; ivi del duce
445Pendean disposti i bellicosi arnesi:
Cento scudi di cuojo, e cento elmetti
Di risonante acciar. Qui dentro, ei disse,
Riposati amor mio, riposa, o luce
Dello speco di Ronna: un cervo appare
450Su la vetta di Moran 3; io là men volo,
Ma tosto tornerò. Comàl, rispose,
Temo Gormante il mio nemico; egli usa
In questa grotta: io poserò fra l’armi;
Ma fa tosto, amor mio. Volò l’eroe
455Verso il cervo di Mora. Allor la bella
Volle far prova sconsigliatamente
Dell’amor del suo caro: il bianco lato
Ella coperse di guerriere spoglie,
E della grotta uscìn 4. Comàl l’adocchia,
460Credela il suo nemico; il cor gli balza;
Iscolorossi, intenebrossi; incocca
L’arco: vola lo stral; cade Galvina
Nel sangue suo. Quei furibondo, ansante

  1. Contrada appartenente a Morven.
  2. Guerriero scozzese, la cui morte è riferita nel nono frammento di poesia antica, pubblicato nel 1761 dallo stesso valente traduttore inglese.
  3. Monte della Scozia. Erane un altro di simil nome in Irlanda, di cui si fa menzione nel canto I, e in altri luoghi di questo poema.
  4. Forse per fargli una dolce sorpresa? o piuttosto per un principio di gelosia?