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presenta sul bel principio in un tale aspetto, che fa presentir ben tosto l’eroe del poema. Svarano, il suo nemico, l’invasore dell’Irlanda, in mezzo alle sue bravate non teme che il paragone di Fingal. Qual idea non dobbiam concepirne! Vedremo vari altri tratti d’ugual finezza. Omero non si è piccato d’una condotta sì delicata. Appresso di lui gli eroi più importanti dello stesso partito, non che i nemici si trattano reciprocamente da vili. Come potrà ammirarli il lettore, se si dispregian tra loro?

(4) Fingal è il primo eroe del poema: Cucullino il secondo. Il carattere dell’uno e dell’altro è grande, generoso, ed interessante. Ma quel che più particolarmente distingue Cucullino in questo poema, si è un delicatissimo senso d’onore. Ossian con uno squisito giudizio distribuì le parti a questi due gran personaggi, senza che lo splendor dell’uno pregiudicasse a quello dell’altro. Cucullino è l’eroe del primo atto: Fingal compisce l’azione.

(5) Può vedersi un quadro più vivo, più animato, più variamente atteggiato di questo? «L’arte del poeta considerato puramente come descrittore (dice un celebre autore moderno), è di non offrir alla vista se non oggetti in moto, ed anche di ferir se si può molti sensi ad un tempo.» Se così è, Ossian merita il nome di poeta per eccellenza.

(6) Questo è il quadro istesso sotto un altro punto di vista. Il primo cagionò una commozione più viva: questo fa un impressione più forte e profonda.

(7) Ossian è abbondantissimo di comparazioni, qualità la quale è comune ai poeti più antichi di tutte le nazioni. L’imperfezione della lingua le introdusse, e il grand’effetto che fanno, le accreditò nella poesia. La loro soverchia frequenza può bene essere disapprovata dai critici rigidi che meditano a sangue freddo: ma qualora questo magnifico difetto ci si presenta, esso abbaglia e seduce nel punto che si vorria condannarlo; e il sentimento, come è dritto, la vince sopra il riflesso. Giova qui di osservare che lo spirito di comparazione è forse la qualità più essenziale della poesia. L’uffizio del poeta come rappresentatore fantastico, è di raccoglier tutte le somiglianze delle cose: e il corpo del linguaggio poetico è in gran parte composto di comparazioni ristrette. Del resto, le frequenti comparazioni sono comuni ad Ossian, e a tutti i poeti antichi: ma pochi dividono con lui la gloria della loro straordinaria bellezza.

(8) Il carattere di Conal è anch’esso d’un genere di cui non v’ha esempio in Omero. Egli è un’eroe saggio e moderato. Benchè gran guerriero, consiglia sempre la pace. E’ prudente, ma non della prudenza ciarliera di Nestore. Non si altera nè per la poca riuscita de’ suoi consigli, nè