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CANTO PRIMO




ARGOMENTO.


Cucullino postosi a seder solo sotto d’un albero alla porta di Tura, mentre gli altri capitani erano iti a caccia sul vicino monte di Cromla, è avvisato dello sbarco di Svarano da Moran figliuolo di Fitil, uno de’ suoi scorridori. Egli raduna i capi della nazione; si tiene un consiglio nel quale si disputa se debbasi dar battaglia al nemico. Conal regolo di Togorma, ed intimo amico di Cucullino, è di parere che debbasi differire sino all’arrivo di Fingal; ma Calmar, figlio di Mata, signor di Lara, contrada del Connaught, è d’opinione che si attacchi tosto il nemico; Cucullino già desideroso di combattere, s’attiene al parere di Calmar. Nella rassegna de’ suoi soldati non vede tre de’ suoi più valorosi campioni, Fergusto, Ducomano e Catbar. Giunge Fergusto e dà notizia a Cucullino della morte degli altri due capitani. L’armata di Cucullino è scoperta da lungi da Svarano, il quale manda il figliuolo ad osservare i movimenti del nemico, mentre egli schiera le sue truppe in ordine di battaglia. Descrizione del carro di Cucullino. Le armate si azzuffano; ma, sopraggiunta la notte, la vittoria resta indecisa. Cucullino, secondo l’ospitalità di que’ tempi invita Svarano ad un convito per mezzo del suo bardo Carilo. Svarano ricusa ferocemente l’invito. Carilo narra a Cucullino la storia di Grudar e Brassolis. Si mandano, per consiglio di Conal, alcune scorte ad osservare il nemico; e con questo termina l’azione del primo giorno.


    Di Tura accanto alla muraglia assiso1,
Sotto una pianta di fischianti foglie
Stavasi Cucullinn 1: lì presso, al balzo

  1. Cucullino, figliuolo di Semo, e nipote di Cathbaith, druido celebre nella tradizione per la sua saviezza, pel suo valore. Nella sua gioventù sposò Bragela, figliuola di Sorgian; ed essendosi trasferito nell’Irlanda, visse qualche tempo con Conal, nipote, per via d’una figlia, di Congal regolo di Ulster. Dopo una serie di grand’imprese, fu ucciso in una battaglia in un luogo della provincia di Connaught. Vedi il poemetto intitolato La morte di Cucullino. Era tanto rinomato per la sua fortezza, che passò in proverbio per dinotare un uomo forte: egli ha la fortezza di Cucullino. Si mostrano le reliquie del suo palazzo a Dunsaich nell’isola di Schye; ed una pietra, alla quale egli legò il suo cane Luath, conserva ancora il suo nome. Trad. ingl.