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52 sonetti.


IV.

LA PREDICA.


     Avevi da sentì jerammatina
Si come ha predicato don Ghetano!
Dice: «Giudizzio, fiji; annate piano
Co’ sto menà; leggete la duttrina;

     Si1 è pe’ caso incontràssiv’un cristiano
Che là pe’ là ve dassi ’na cinquina,2
Anzi magaraddio mezza duzzina,
Dite grazzie, e stennéteje3 la mano.»

     Accusì dice lui; ma, dico io,
Un omo s’ha da fà sputà sur grugno
E s’ha da fà insurtà p’amor de Dio?

     Pe’ me, mannaggia l’animaccia sua,
Si uno un giorno m’appoggiassi un pugno,
Je dico grazzie.... e poi je ne do dua.



  1. Se.
  2. Uno schiaffo, una manata data con le cinque dita aperte. Con le cinque dita chiuse (il pugno), dicesi garòfolo (garofano) da cinque frónne (fronde), o semplicemente garòfolo.
  3. Stendetegli.