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favole per i re d’oggi 59

XXVII.


LA PERSEVERANZA


Oggidì non è creatura al mondo che non creda di poter essere alle altre esempio di rare virtù.

Una mosca che mi ronzava attorno da più di un’ora appena mi ha visto scrivere questo titolo, ecco, m’è scesa vicino all’orecchio e m’ha incominciato a dire: «Come potresti tu parlare di tanto preziosa virtù chè non sai com’ella sia fatta?

« Oserebbe forse la tua penna sacrilega dispregiare questo dono divino, anzichè additarlo al mondo come la magìa onnipossente con cui, tutti i desiderî presto o tardi s’appagano?

« Io dirò le lodi della Perseveranza! e tu scriverai le mie parole, se non vuoi ch’io ti ronzi attorno all’orecchio tutta l’estate!

« Scrivi che la perseveranza è figlia della Sapienza e madre della Felicità. In fatti qual’è la recondita ragione che ci spinge a perseverare tanto più là dove con maggiore ostinazione ci vediamo scacciate?

« È che quella ostinazione medesima rivela al nostro senso esperto che là deve esserci qualche cosa di molto desiderabile; e tanto e tanto facciamo che