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untuoso (inset.) — È un nome di santa, (caso non infrequente nella fauna popolare) dato a quest’insetto: Agnese. La Tarantola dei muri è comunissima nellTtalia meridionale e centrale, ed è propria di tutto il contorno del Mediterraneo, e delle due isole. É stata trovata in Provenza, in Ispagna, in Barberia, nell’Egitto, nella Siria, in Grecia. Verosimilmente questo è l’animale che Plinio e i Latini chiamavano stellio-onem. i Greci (e lo stesso Plinio) ascalabotes. Oggi in tutta l’Italia continentale lo dicono « tarantola ». I Provenzali gli dànno il nome di « tarante ». A Nizza ha quello di « lagramua » (?). Gli Spagli uoli lo dicono garapate o carafata, o trasportano questi termini nel linguaggio comune per denotare ogni oggetto schifoso, importuno e malefico. (Cf. Giuseppe Gene, Storia naturale degli animali). Nel sardo il nome latino stellio ha un suo legittimo rappresentante nel vocabolo « pistilloni » (Cagliari), restando però un’ incognita la testa del vocabolo « pi », come resta nel vocabolo calixerta (lucertola) — Cagl. In Sicilia la voce denotante la tarantola (per non parlare di una parola abbastanza significante: « tignusu ») entra nel novero di quelle derivate direttamente dal greco ed è: sassamida uguale, del resto, alla calabrese, dal greco aa|ifita|jió0t, o aaxa|x:0tov, tut