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328 idilli

Dameta

     40Tirsi, lite è tra noi: giudice eletto
tu sei dei nostri versi: odi e decidi.
Quest’agnello depongo.

Damone

 Io quel capretto.

Menalca

     Io questa fiasca.

Tirsi

 Tu meco dividi,
Menalca, questo poggio, e, a me rivolto.
45quivi, Dameta, con Damon t’assidi.
     Tutto c’invita; piú ridente il volto
spiega natura; in mezzo all’erbe tenere
colcarsi è dolce. Incominciate: ascolto.

Damone

     «Opra tutto è di Giove, e Palla, e Venere,
50e le muse pimplèe, cura e delizia
di questo cuore e dell’umano genere».

Dameta

     «Febo non m’è nemico. Io la primizia
gli offro dei frutti, e nei miei campi scendere
suole feconda deitá propizia.
     55Tutti onoro gli dèi; ma soglio appendere
ad Apollo piú voti, a Pale, a Amore,
che sanno i prieghi miei pietosi intendere».

Damone

     «Odio Cupido: è un dio tutto languore,
e allor che a ‛maggio i verdi lussi estolle’,
60affascina gli armenti ed il pastore».