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libro secondo | 147 |
S’urtan le spade... Del mio sangue il campo
30tutto s’inonda!... Barbari, si uccidono!...
Coprimi il volto con la veste, io manco:
m’invola all’atra tragedia orribile.—
Sparve cadendo: io mi destai. Nasceva
il dí, ma mesto e squallido di tenebre.