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Sorgeranno più felici Penne ad intraprendere un’opera sì degna, e giusta. Frattanto i Popoli Sudditi, e Stranieri danno veraci encomj a Vostra Beatitudine per le Virtù, che veggono regnar seco nel Vaticano, e spandere la loro luce dovunque il sole la sua diffonde. Commendano essi tra l’altre la nobile Degnazione, che appellar mi giova affabile Maestà: esaltano la Magnificenza che sa trionfare nel medesimo eccelso luogo una volta destinato al trionfo de’ Cesari: ed ammirano quell’eroico, e all’Umanità sì malagevole distaccamento, che sarà il grand’Esempio dell’Età venture. Implorano infine concordemente la durevolezza de’ suoi preziosi giorni: con fiducia, che l’avanzamento della Religione, la stabilità della Pace nel Mondo Cattolico, e ciò che di fausto ne deve seguire siano eventi riserbati alle Paterne sollecitudini della Santità Vostra. Unisce ai comuni presagi, e voti il fervore de’ proprj, e a’ suoi Santissimi Piedi à la gloria di genuflettersi

Di Vostra Beatitudine


Il fedelissimo suddito

Giulio Carlo de’ Toschi di Bagnano.