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– sussidi didattici –


Il libro mancante

Durante le attività sono emerse cose molto interessanti, a volte inaspettate, argute, non scontate. Ricordo di una classe in una scuola primaria di Modena: si accese una discussione così approfondita sul tema della diversità da rimanerne stupito al punto da chiedermi: "Sono alla primaria o all'Università?" Da una domanda possono scaturire venti risposte. E ancora altre domande. Veramente il materiale emerso è stato tanto e meriterebbe più di un libro, anche se molte cose rimangono nascoste dentro le persone e magari affiorano dopo anni. L'educatore affida semi al vento e solo poche volte ne vede i frutti.

Gli autori

È solo un'approssimazione indicare in copertina un solo autore. In realtà questo libro ha visto la partecipazione attiva di centinaia di studenti, decine di insegnanti, insieme a genitori, volontari e colleghi. Ogni volta il percorso era arricchito da idee geniali, suggerimenti, dubbi e perplessità. Per non parlare di tutte le persone che hanno contribuito alla mia formazione. Sarebbe più corretto parlare di curatore, nel senso di chi, con amore e gratitudine, si prende cura di una piccola pianta.

Portare pace

Mi sono molto divertito a preparare i percorsi ma ancor di più a interagire con le classi e i gruppi. Ogni volta una sfida. Portare provocazioni e stimoli in contesti spesso nuovi, con persone che non conosci e che incontri per poche ore non è stato sempre facile. Ma sentivo che quello che facevo era il mio modo per portare un po' di pace nel mondo.


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