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Esploratori di Pace. Itinerari educativi

la emarginarono. La bimba visse cinque anni da incubo, con tanti sensi di colpa. Il sentirsi, per la prima volta, vista, compresa e accolta le ha permesso di essere più serena. Gli insegnanti All'insegnante chiedevo di svolgere il ruolo di osservatore neutrale di quello che accadeva in classe. A volte l'insegnante abbandonava l'attività per andare fuori a sbrigare "pratiche urgenti". Poteva essere per la classe un segnale di poco interesse per l'argomento e poi l'impossibilità di riprendere in classe il tema. In questo caso mi limitavo a ricordare all'insegnante che la responsa- bilità della classe restava sempre sua. In altri casi l'insegnante si sentiva in dovere d'intervenire in momenti non opportuni per correggere, o precisare. A volte interveniva a sproposito senza aver capito l'argomento che si stava trattando. Non potevo correggere l'insegnante di fronte alla sua classe. Ricordo una volta in cui stavamo la- vorando sulla differenza tra giudicare e osservare. L'insegnante intervenne con giudizi su un alunno. Mi sono rivolto alla classe chiedendo: "Secondo voi quello che ha detto il professore è un'osservazione o un giudizio?" La classe rispose con precisione. In altri casi, per percorsi di più puntate, l'insegnante poteva essere ogni volta diverso. In tal modo nessuno aveva la visione completa del percorso e quindi si era nell'impossibilità di lavorarci successivamente. Un'occasione sprecata. Il bagaglio Per la mia attività di educatore e animatore di gruppi di adolescenti mi son fatto un elenco di attività e giochi suddivisi per tipologia, obiettivi, modalità che sperimentavo per verificame l'efficacia. Alla fine mi ero costruito un elenco di oltre duecento strumenti. Una spe- cie di pozzo a cui attingere a seconda dei bisogni. Alcuni di questi vengono

descritti nel paragrafo Stare bene in classe.


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