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trionfo, la conquista della sua potenza sugl’idoli stessi ch’essa creò.

XXV.

Spiegare minutamente le ragioni psichiche e storiche di tutto quel viluppo immenso di tradizioni, di cui Esiodo in questo lavoro ci fa la pittura, sarebbe impresa non lieve. Tutto in sostanza si riduce a quello che già fu detto, cioè: la storia degli Dei è la storia degli uomini e della natura fenomenica. Nelle guerre che arsero tra i numi vediamo ombreggiate evoluzioni cosmiche e vere guerre tra popolo e popolo, vediamo il più debole caduto sotto il dominio del più forte, le conseguenze della conquista secondo il concetto del diritto di guerra, che neH’antichità si aveva.1 Era poi naturale, che come facevasi l’apoteosi d’un uomo, si facesse

  1. Senof., Cirop., VII, 5, 73.