Pagina:Emanuel Licha Nothing Less Nothing More.pdf/12




Qui la vita e la dignità umana sono state aggredite e, in molti casi, annientate. Gaston Bachelard afferma, nella sua Poetica dello spazio, che la casa protegge l’intimità di chi la abita consentendogli di “sognare in pace”; la casa è, per Bachelard, lo spazio della rêverie, delle immagini di chi ci vive, quasi l’estensione fisica della sua anima. Colpendo le case si sono colpiti a fondo coloro che le abitano; ma questo non è bastato. Al fine di azzerare ogni forma di identità, di memoria, di possibile continuità, nei Balcani ogni edificio, di qualunque tipo, è stato colpito con accanimento. Superare il limite di una possibile ricostruzione ed eliminare la possibilità di ritorno da parte degli abitanti significava, per gli aggressori, sradicare del tutto una cultura. Così, nell’intento di colpire il corpo sociale, la pulizia etnica ha preso anche la forma dell’urbicidio.

Le case di Licha sono disperatamente inagibili. In Inside out, del 2002 è di nuovo un loculo cubico fatto di

12