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CAPITOLO XXXVIII Breve discorso sopra il detto essempio.

Dico che in libre sei di scudi, quali siano a finezza di denari 22 e clie siano di qual peso o valore si vogliano, o da lire 8, o da 7, o da 6 l’uno (come nelle tarifTe dell’oro), in ciascuna sorte di essi vi sono once 66 di pur’oro, qual, apprezzato o valutato lire 72 l’oncia, vale in tutto lire 4752. E vi entrano in corrispondenza, in quanto alla real forma, once 792 d’argento di coppella, il qual argento, a lire 6 l’oncia, ascende alla somma delle suddette .... lire 4752 soldi — den. —

Ora, aggiungendovi le fatture con i rotti detti di sopra, che sono ..» 1288» 2» —

fanno la somma di lire 6040 soldi 2 den. —

E, se bene le dette monete venivano valutate delli valori suddetti, cioè per lire 6040 soldi 2, nondimeno, in quanto all’ordine della real tassa, e avendo riguardo al fino di esse per spenderle (conciosiaché i rotti non si possano quasi nominare a moneta per moneta, e che non vi si può far altra tassa), sono solamente di valore di lire 4752.

CAPITOLO XXXIX

Tavola per la quale si conosce quanto argento fino e quanto rame separati entravano nelle dette sei sorti di monete.

Argento e rame uniti, pesano

L’argento fino

Il rame

I quarti . .

libre II onc. 8 den. —

libre II

libre — onc. 8 den. —

I giuli . . .

» 13» 5» —

II

» 2» 5» —

Le parpagliole

» 34» 6» —

» 11

» 23» 6» —

I soldi . . .

» 45» 3» —

II

» 34» 3» —

I sesini . . .

» 113 >> I» 12

11

» 102» I» 12

I quattrini . .

» 144» —» —

II

>> 133» —» —

II brutto

lib. 361 onc. II den. 12

libre 66

lib. 295 onc. II den. 12