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moneta longa e chi a corta, e volendo ora ridurre i popoli e le genti a conteggiarli sotto il titolo d’«imperiale», che vi sará gran differenza con perdita o da una banda o dall’altra, e particolarmente da scudi a monete e da monete a scudi. A ciò brevemente rispondo: che, dovendosi regolare una volta sola e per sempre le cose di essi danari con un sol ordine fermo e certo, non si dovrá aver riguardo ad alcuni guadagni che si potessero fare ora con valori intrinsichi ed ora con estrinsichi, o con gli scudi o con le monete per causa di tali nominazioni. Perché, se ben pare che vi sia differenza, o di poco o di assai, dal valore dello scudo d’oro allo scudo di moneta e dello scudo di moneta allo scudo d’oro, in quanto al detto uso, il qual è instabile ed incerto; nondimeno, quando poi si vengono a fare i conti sopra essi scudi e monete, il piú delle volte la cosa si risolve ad un soldo o a due o circa da scudo a scudo, da una cittá all’altra, ed alle volte non vi si trova differenza alcuna in alcune sorti di monete di diverse cittadi ; e si come di ciò quasi a tutti, ed in particolare alli contisti, è cosa manifesta. E, seguendo il maneggio nelli danari usato, sempre cresceranno i detti valori in maggiori disproporzioni, si come il tempo lo dimostrerá. E perciò ogniuno ragionevolmente si dovrá acquetare al conteggiare sotto il detto titolo d’«imperiale» per le suddette ragioni, ed anco perché si potranno fare per sempre i parlamenti delli pagamenti a ducati, scudi, lire, soldi o simili, ed a libre ed once di oro puro e di argento di coppella ridotti in monete, che non vi sará differenza alcuna; e come apertamente tutto ciò vien dimostrato nel capitolo xxvii ed in altri luoghi del Discorso. Oltreché non sará poi piú lecito a persona alcuna domandare, sotto specie o nome di laggi, aggiunta o crescimonia di monete per le monete cosi d’oro come d’argento per cagione della detta differenza del parlare a moneta longa ed a moneta corta, essendoché la cosa delli danari anderá per l’avenire con ugualanza ordinata e conformitá reale in ogni sorte di pagamenti.

VII

Che non si debbano far intervenire i rotti nelle leghe delle monete.

E, quantunque si possano fare alcune sorti di monete di leghe con i rotti sotto il partimento e con gli ordini dall’autore descritti, nondimeno pare che sarebbe molto meglio fare le leghe