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VIII

Il codice modenese da cui estrassi la materia del presente libretto è segnato col n. 346 della classe ital., e Decamerone che vi è contenuto si chiude colle seguenti parole:

»Qui finisce il libro chiamato Decameron, cogniominato Principe Galeotto, compilato e composto per lo venerabile poeta messere Giovanni De’ Boccacci da Ciertaldo, a cui Iddio abbia fatto e faccia veracie perdono; e scritto questo dì XXIII d’agosto MCCCCXXXVII a ore ventiquattro.

     Tu che con questo libro ti trastulli,
Rendimel tosto, e guardal da’ fanciulli;
E fa con la lucierna non s’azzuffi,
Se tu non vuoi che nell’olio s’attuffi.»

Si direbbe che questi versi fossero stati fatti espressamente dal-