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14 i marmi - parte prima


piú presto fu in ordine, si messe alla regata, che tanto vuol dire quanto a gara chi piú tosto v’arriva, e, dato de’ remi in acqua, chi a mezza notte, chi due ore inanzi giorno, chi all’alba e chi a di chiaro, cosí cominciarono a dirizzar la prora alla dirittura dove pareva loro che egli uscisse dell’acqua. Ben sapete che alcune navi essendo inanzi, pareva, a quelli che erano adietro e degli ultimi, che coloro fussino quasi quasi per mettergli le mani sopra, e ne pativano un batticuore grande; e quanto piú andavano inanzi piú si credevano esservi appresso. Alla fine giunsero le prime a tal luogo che conobbero che l’era una stoltizia espressa, e si trovavano cosí lontani per pigliare il sole come quando erano in porto. Molti, che per istracchi rimasero adietro, vedendo i navili a dirittura della spera sul levarsi, si disperavon a non v’esser ancor loro. E benché ve ne capitasse male alcuni, non ci si pensava; e ancóra che, tornando adietro, i poveri marinari dicessero, a quei che erano restati, che la cosa era in mal termine come prima, non lo volevan credere. Cosí son gli stati dell’uomo: egli corre per giungere al contento e non s’accorge che sempre il discontento lo séguita.

Salvestro. Ora vedi che tu sei venuto dalla mia. Io conobbi in un tratto che io era chiuso fra il cielo e la terra, e, considerati tutti gli stati, m’imaginai che ci fosse (dico per parlar naturalmente) un’altra vita e che questa fosse una carcere a tempo, e mi cominciai a preparare per andarvi; ma immaginati oggi una cosa, domani pensane un’altra, fanne stasera una e domattina ti disponi a farne un’altra, mai trovai cosa, come carnale, che mi mettesse per buona strada o m’insegnasse la diritta via. Egli mi fu dato a credere assai cose, insegnatomene poi molte altre e fattomene provare infinitissime, che per non esser tenuto pazzo non vo’ dire; alla fine (la tua favola del sole mi viene a proposito) mai ci trovai sesto.

Migliore. Voi non potevi, messer Salvestro mio, caminare per la buona via, perché avevi due impedimenti, cattiva guida e carico. Bisogna spogliarsi di tutti i mondani affetti, di tutte le passioni della ricchezza, di tutti i travagli della roba e d’ogni