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406 | don chisciotte |
e sono pronto a far esaminar il lavoro dai consoli del mestiere„. Risero gli astanti tutti della moltitudine dei berretti e della novità della quistione. Sancio si pose un cotal poco a pensare tra sè e poi disse: — Sembrami che non vi sieno grandi difficoltà a diffinire tal questione senza che si abbia a rimettere al parere di altro intelligente e probo soggetto; e così io do per sentenziato che il sarto perda la fattura e il contadino il panno, e si portino i berretti al servigio dei carcerati, nè se ne parli mai più„.
Se la precedente sentenza della borsa del pastore1 destò maraviglia nei circostanti, questa li provocò al riso; si eseguì però l’ordine del governatore, dinanzi al quale si presentarono due uomini vecchi, uno dei quali portava un bastone di girasole, e quegli che stava colle mani vuote si fece a dire: — Signore, giorni sono prestai a questo buon uomo dieci scudi d’oro per fargli piacere e servigio a un tempo medesimo, a condizione però che dovesse ad ogni mia richiesta farmene la restituzione. Scorsero molti giorni ch’io non gliene feci la dimanda, per non metterlo in angustie peggiori di quelle nelle quali trovavasi quando mi chiese il prestito; ma sembrandomi ch’egli vada dimenticando il suo debito glieli chiesi poi una e più volte, ed egli non pure non me li rende, ma me li nega, adducendo che non ebbe mai da me a prestito questo denaro, e che seppure ciò fosse me lo ha già prima d’ora restituito. Io non ho testimonii nè del prestito nè della restituzione, che non mi ha fatta: vorrei pertanto che la signoria vostra togliesse da lui il giuramento: e s’egli giurerà di avermeli restituiti io glieli rimetto, e qui e dinanzi a Dio. — Che ne dite voi, buon vecchio del bastone?„ disse Sancio. Cui quel vecchio rispose: — Io confesso, o signore, che me ne fece prestito, ed incurvi la signoria vostra questa sua bacchetta di comando chè volendo egli il giuramento io giurerò di averglieli restituiti e pagati in moneta sonante„. Il governatore abbassò la bacchetta, e frattanto il vecchio consegnò il bastone di girasole all’altro vecchio perchè lo custodisse finch’egli giurava, come se quel bastone lo imbarazzasse molto: e posta tantosto la mano sulla bacchetta del governatore disse che confessava bensì di avere avuto a prestito dieci scudi, ma che li aveva anche restituiti di sua propria mano; ma perchè l’altro se n’era dimenticato ad ogni poco tornava a ridomandarglieli„. Ciò udito il governatore disse al creditore che rispondesse alla eccezione del suo avversario, soggiungendo che dovea senza dubbio essere veritiero il detto del suo debitore, tenendolo
- ↑ Questa sentenza viene appresso. Pare che l’autore abbia notato l’ordine dei giudizi senza ricordarsi di correggere questa parola.