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rò per tutte le case de’ divoti Cassanesi, e colle preghiere e colle lagrime raccolse il giusto valore delle campane, che fedelmente consegnò al Governo di quei tempi calamitosi ricomprandole, e così conservò non solo il Convento, ma ancora il decoro della casa di Dio.


CAPITOLO VIII.

Ripristinazione del Convento, e decreto Sovrano di godere i religiosi la sepoltura nella propria chiesa.

La Chiesa di Cristo è quella fortunata Navicella, che dalle onde dell’empietà potrà essere scossa soltanto, ma non mai sommersa. Per più di 30 anni i nemici della Croce di Cristo aveano cercato di affondarla nel vortice de’ loro errori, e annientare con lei anche ogni ordine politico. Ma cessata nel 1815 la ria bufera, la rosata aurora apportatrice di pace spuntò sull’orizzonte della desolata Europa. Pio VII dopo sei anni di duro esilio ritornò trionfante alla sede Romana a tergere le lagrime dell’afflitta sposa del Nazareno Signore, e rivestirla del Paludamento di giocondità e di letizia. Col supremo Gerarca restituironsi i Principi dispersi ai loro Troni, ed il nostro legittimo Monarca Ferdinan-