Pagina:Domenico da Noci - Cenno istorico del Comune di Cassano provincia di Bari e relazione del santuario della Madonna degli Angeli, 1855.pdf/75

— 65 —

CAPITOLO VII. Soppressione dei Convento di S. Maria degli Angeli nel 1811. Padre Francesco di Acquaviva si rimane nel Santuario come Eremita. Non possiamo ricordarci dell’epoca calamitosa, e funesta del 1809, del 1810, e del 1811, senza versare lagrime di dolore sulla considerazione delle angustie e della persecuzione che soffrì la Chiesa di Cristo, e specialmente gli ordini re­ligiosi. Poiché in quella trista stagione il legit­timo Sovrano Ferdinando IV d’immortale memo­ria, abbandonò il Regno e si ritirò nella Sicilia: il Supremo Gerarca della Chiesa Pio VII con violenza fu strappato dalla sua sede, e tras­portato in Fontanablò: gli ordini monastici dei religiosi possidenti furono tutti soppressi, e ri­stretto il numero dei Conventi de’ Religiosi mendicanti, togliendosi dalla giurisdizione de’ legittimi Superiori, e ponendosi sotto la dipendenza degli Or­dinari delle rispettive Diocesi. In questa provincia de’ Minori riformati di S. Nicola di Bari fu sop­presso il Convento di S. Maria degli Angeli presso Cassano, quello di S. Francesco presso Castellaneta, e quello di S. Sebastiano presso Gravina, disper­dendosi quei religiosi che si trovavano di famiglia per gli altri Conventi. I)« Da Noci