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poggiati su di una medesima base, lavorati con tanta magnificenza, e oon tanta raffinata scultura, che sembrano divisi, mentre l’asino, il bue e la base sono un medesimo pezzo. In una parola chiunque osserva questo presepe, non può non conchiudere di essere questo monumento un ca­ polavoro, e forse l’unico nel suo genere. Onde i nostri antichi religiosi colla semplice guida dello spirito di Dio, pare, che abbiano imitato i Fi­ dia, i Prassiteli, i Michelangeli ec. nel genere sublime della scultura. Oh quanto è vero, che il reale incivilimento e l’amore per le belle arti, è il miglior frutto della Religione cristiana, la quale ai figli suoi inspira nobili pensieri, e li mena ad opere grandiose! Finalmente nel 1736 il Principe di Cassano discendente della reale stirpe di Aragona, per sua speciale divozione al santissimo Crocifisso, accanto alla navata piccola, fece costruire un magnifico Cappellone, il quale molto lustro e molto decoro arreca alla Chiesa di S. Maria de-, gli Angeli. Dopo la costruzione del saddetto Cappellone, il quale in verità può dirsi una seconda chiesa, i nostri Padri sempre animati di santo zelo e di sacra divozione, cercarono dalla Santa Sede le Indulgenze plenarie in uno de’ venerdì di mar­ zo in perpetuo, e già ottennero dal Sommo Pon-

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