Pagina:Domenico da Noci - Cenno istorico del Comune di Cassano provincia di Bari e relazione del santuario della Madonna degli Angeli, 1855.pdf/58

48

nostro Patriarca S. Francesco, e per l'intercessione della stessa gran Madre di Dio. Cioè indul­genza plenaria ogni volta che si visita la Chie­sa, e dove devotamente si prega dai primi vesperi del primo agosto fino al tramonto del Sole del giorno seguente. I primi religiosi, che abitarono questo Santuario furono veri imitatori del Patriarca S. Fran­cesco nello spirito dell’umiltà, della povertà e della santità della vita; poiché rinnovarono ai po­poli gl'illustri esempi, che gli Antonini ed i Pacomii diedero agli africani deserti. La virtù nella sua candidezza e la semplicità, quale discese dal Cielo, risplendeva nel volto dei primi abitatori di queste sacre mura. La devota salmodia ed al­tre preci risuonavano notte e giorno per le voci di quei venerandi religiosi tutti consacrati al culto di Dio, al servizio di Maria Santissima e al bene spirituale delle anime. Tra i primi religiosi che abitarono in questo sacro Cenobio, vi fu il Beato Giovanni da Parma laico professo, il quale, per la sua umiltà simile al Patriarca S. Francesco, non volle ascendere al sacerdozio. Moriva nell’anno 1497, ma s’ignora il luogo dove riposa la sua sacra spoglia, forse smarrita nelle alterazioni in vari tempi fatte al monastero. Si argomenta però dall’odore che spesso si sente nelle feste principali dell’anno,