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-115- Ivi io, che corsi aveva estranei fidi Oh! quante cose non vedute vidi....!! Vidi la selva ove pregò il pietoso, Che in Bitetto rendè l’alma al Signore (3) Vidi la grotta, ov’ei dava al riposo Breve ora, e cui s’innalza superiore Verde annoso cipresso... ah! volle il santo A un albero feral dormire accanto? (4) In altra grotta penetrai, dove L’immagin si rinvenne di Maria.... (5) Ivi a tanta pietade il cor si move, Che a torrenti da’ lumi il pianto uscia...... E ’n quella grotta oscura erma scabrosa Io pregava per te, madre amorosa— Entrai nel Tempio - Quattro ceri ardenti A un Crocifisso risplendeano innanti.....(6) S’udivan mormorar pietosi accenti.... E 'n sacri avvolti religiosi ammanti Ed a’ piedi dell’ara umiliati Levavan laudi al Ciel que' santi Frati— E innanzi a tatti un veglio, sul cui viso Bella splende la pace del Signore, Il cui labbro infiorato è dal sorriso, Quei che ne’ dì dell’ira, e del terrore Solo restava nel Cenobio a Dio Levando il priego d’un cuor puro, e pio (7) Tutto un popolo a lui vive devoto E a un popol tutto egli è padre amoroso...