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«Comè sursero queste, così caddero, coihe si prò* pagarono, cosi si distrussero; la chiesa Romana e soltanto dal di, che fu stabilita dà Gesù Cristo, non variò mai di tua sol punto. Quello, ohe fu ri*
pulato vero in principio, fu riputato lo stesso nel
progresso dei secoli. La Religion di Cristo valicò «mari, e regioni, ma nel Romano, nel Greco, nel* «l’Armeno, nell’Egizio, nello Scita, e nell’India* «no non formò, che un Popolo solo, un solo senti li mento, un solo linguaggio uniforme, tuta sola < credenza, una sola famiglia» (a). Sì,la invenzione della sacra effigie in questi tempi calamitosi è certamente un tratto chiarissimo del* la Provvidenza divina, per umiliare, ed abbattere l’orgoglio, e la superbia de’ grandi del Mondo; per dissipare, ed atterrare i nemici di Dio, ed i perse cutori della Cattolica chièsa; e per fare gloriosa* mente trionfare quella Religion santissima, la qua* le simile all’area Noetica nelle torbide acque sem pre si deva in sublime, e le porte dell’Inferno giammai avranno valore contro di Lei. Poiché quella Veneranda Immagine, la quale dopo tanti secoli di oblio, esce fuori maestosa in questi tempi, con un linguaggio tutto celeste, e tutto divino par la al cuore di ognuno, lo scuote dal sonno di morte, lo rianima di Fede, lo riaccende di carità, e lo ri chiama a novella vita, vita di santità, vita di sin cera pietà, vita di cristiane virtù. (a) Pag. 125,