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no, che non si usava di prima, doveva seguirne, che togliendosi l’equilibrio, che la natura aveva posto fra questi due superflui, il superfluo del grano equilibrasse minor quantità di vino; Onde quel povero Uomo, che per tutto l’anno si provvedeva di vino col grano, che li sopravanzava, era necessitato a bere l’acqua per qualche mese, e consumarne in minor quantità. In tal maniera, venendo meno il consumo, rigurgitava nella sua sorgente, e perdeva il vino la stima in modo, che più non tornava conto lavorar le viti, e molto meno il piantarle.

Sopravvenir deve di tanto in tanto l’anno sterile, mancare il vino eziandio pel proprio consumo, non che per provvedersi di grano, e provavasi intiera la carestia.

[Si resiste alla provvidenza, negando di dare il superfluo a chi ne ha bisogno.] Senza questa legge di permutarsi il superfluo vicendevolmente, e di donarlo ancora a miseri gratuitamente, conforme dichiarò poi l’Incarnata Sapienza, che le na-