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grano, che avevamo, e che però possiamo aspettarci, che siccome la perdita delle forze si rende più sensibile nella convalescenza, che nel calore della malattia, così la perdita del denaro che abbiamo fatta ci apparirà sempre maggiore a misura che il grano perderà in avvenire la sua stima.

Mi converrà dunque allontanarmi un poco in questo mio Discorso dalla Maremma per sradicare, se pure è possibile, un opinione, che ha cagionata la sua rovina, e che potrebbe dirsi il più fatale effetto di quel Pianeta maligno, il quale secondo uno dei nostri Astronomi minaccia in questi tempi all’Italia l’ultima desolazione.

Si pretende di rimediare alla mancanza, che abbiamo di denaro, coll’avvilire al possibile i prezzi dei grani, acciocchè gli Artieri, ed i poveri arrivino a sostenstarsi: ed io dico, che per questa ragione medesima della scarsezza del danaro, dovrebbe procurarsi di sostenere in istima le