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dano all’incendio della propria casa gli Artieri di Siena, se concepissero, che quel piacere del grano, che risparmia loro in qualche anno alcuni scudi; se necessita i Maremmani, ad abbandonare i loro lavori, l’è un seme di carestie. Ed oltre a ciò più non vedranno venir costoro per provvedersi alle loro botteghe, chi per rivestire la famiglia, chi per provvedere i lavoratori, chi per gli arredi degli sposalizi, quello per procacciarsi il necessario, quell’altro per aggiungerli il comodo, e il voluttuoso.

A principiar da quelle Arti, che servono al piacere, alla magnificenza, e discendere poi allo scarpinello, al mendico, non si sentono, che lamenti nella Città. Se si riguardano eziandio le Casse Fiscali, la Curia, il Clero, e le altre nobili professioni, non vi è, chi possa sussistere. La nobiltà medesima se ne viene meno, e quantunque siansi riuniti in un solo i Patrimonj di molte famiglie, pochi sono che