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[Non deve pretendersi, che alcuno venda meno di quello che costa.] Non vi è Artiere, non vi è Mercatante, a cui si faccia dai compratori questo torto di pretendere, che vendano a scapito; la sola Agricoltura, che secondo ogni buon senso, e secondo le Leggi, e naturali, e civili, dovrebbe essere la più privilegiata, e dalla quale dipende tutta la sussistenza, la felicità di tutti i mestieri, di tutte le professioni, trova in Maremma questa disgrazia. E quello, che l’è più mirabile, pare che le persone più devote, e più pie si credano più degli altri obbligate dal loro zelo verso dei poveri, degli Artieri a promuovere una sì palpabile ingiustizia, come se qualunque Arte, qualunque professione non avesse una visibile connessione coll’Agricoltura, e non potesse provvedersi a poveri altrimenti, che col rendere necessitosi gli Agricoltori contro la disposizione della provvidenza, la quale con dichiarazione espressa nel superfluo di questi li provvede del loro pane.

[Bonaccia rovina le Arti.] E certamente vedrebbono, che si scal-