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480 | diario roncalli |
1° Settembre. — Nella mattina dei 30 di agosto un inviato austriaco chiese solennemente la mano della principessa Maria Immacolata di Borbone per l’Arciduca.
Nelle ore pomeridiane dello stesso giorno giunse in Roma il dispaccio elettrico della disfatta e prigionia di Garibaldi.
La notizia tosto si diffuse per la città e fu accolta con piacere dagli amici dell’ordine e con dispiacere dai faziosi repubblicani e reazionarii.
20. — Il teologo Stellardi, cappellano del re di Italia, venuto a Roma per la dispensa matrimoniale della principessa Maria Pia col re di Portogallo, ebbe tre udienze dal Papa, e fu ricevuto sempre con tutta cortesia. Nell’ultima, il S. Padre gli consegnò una lettera per la sposa, con un pacco. Alcuni dicono che contenga un diadema1.
4 Ottobre. — Nella mattina dei 27 settembre, giorno del matrimonio della principessa Pia col re di Portogallo, alcuni sedicenti deputati del Comitato italiano romano, dell’Università e del popolo romano presentarono al ministro di Portogallo tre grandi mazzi di fiori, ornati con ricchi nastri a tre colori.
Nella sera si accesero fuochi di bengala in varii luoghi della città, uno di questi sul ponte Sant’Angelo; due trasparenti: l’uno incontro al palazzo Caserta, l’altro sulla riva opposta di Ripetta, di contro alla fabbrica nuova del Governo.
- ↑ Pio IX era stato padrino della principessa.