- L’Italia
- Chi li ha presi se li gode, e felicissima notte.
- L’Europa
- Ma la scomunica in bulla coenae?
- L’Italia
- Già si sa; chi bolla sbolla. Volevate forse che andassero tutti all’inferno?
- L’Europa
- Dio mi guardi daquesto desiderio infernale; ma non ci è assoluzione dal peccato se non si restituisce il rubato.
- L’Italia
- Questa volta però il Papa ha dovuto fare di più; ha dovuto assolvere dal peccato, e lasciare che ognuno si goda il rubato.
- L’Europa
- E perchè tanta indulgenza coi scomunicati e coi ladri?
- L’Italia
- Per non far peggio mammina: per non lasciare troppe persone scontente; riunire gli animi, e consolidare la pace del mondo. Eh, voi non v’intendete di certe cose, ma per la pace si è fatto altro che questo. Tutti i ribelli hanno avuto le loro pensioni, e si sono cercati con la lanterna per fare a ciascheduno un regalo. Di più essi hanno i migliori impieghi nei governi, comandano nelle armate, e insomma non ci è nessuna distinzione di meriti e di persone, con che tutti gli uomini formeranno una sola famiglia e vivranno da veri fratelli.
- L’Europa
- Questo, figliuola mia, mi pare un pensare da forsennati. Con tali modi si disgustano i buoni, si dà coraggio ai malvagi, si confondono le idee del giusto e dell’ingiusto, e così il mondo non diverrà una famiglia di buoni fratelli, ma una spelonca di assassini, ovvero una tana di lupi.
- L’Italia
- La Politica non dice così, e quella è una gran donna. La sa lunga, e vede da lontano.
- L’Europa
- Già da quella sgualdrina mi aspettavo qualche gran precipizio.
- L’Italia
- Ma che; volevate che si facesse tutto un sanguinaccio?
- La Giustizia
Ragazzaccia stordita. Noi non vogliamo sanguinacci, ma per bene di tua madre e di tutto il mondo vorremmo che si facessero le debite distinzioni, che l’onestà e la cattiveria tornassero a chiamarsi col proprio nome, e che i birbanti contenti di conservare