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III

rità delle scienze, prese un ardito slancio, che infrange ogni freno, spinge l’ardor degli uomini verso innumerevoli mete, ed opera singolari portenti. Il maggior lavoro, aprendo più splendidi tesori, fece dell’industria un culto, osservato non meno dalla rozza inclinazion dell’artigiano, che dal dotto pensiere del cittadino, il quale più abile, perché più istruito, perfezionò i meccanismi, creò materie ai piaceri più squisiti, vinse colla forza del genio le difficoltà del clima e del suolo, ed innalzò un altare alla moda ed al lusso per farli servire di incoraggiamento all’industria, di premio al lavoro.