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lon’ii, ragione dell’Asia Mioore, singolarmente privilegiata per lelieitù, (ii toinparie, I, Mi; li Ioni sono di origiae pelasgica, I, 5’); prendono il nomo da Ione figlio di Xuto, VII, 94; Vili, 44; abitarono un tempo nel Peloponneso, I, 145, 146; sono anche chiamati Pelasghi Egialei, VII, 94; anche gli Ateniesi, di origine pelasgica, sono chiamati Ioni, Vili, 44; ma essi aborriscono qualche volta il nome di Ioni, I, 143; V, 66, 60; del nome ionico si gloriano le dodici città, che costituivano il Panionio e che celebravano la solennità chiamata Paniania, I, 143, 145, 148; Ioni sono ancora i popoli derivanti dall’Attica, e che celebrano la festa delle Apaturie, I, 147; VII, 95; la lingua delli Ioni ha quattro inflessioni diverse, d’ondo quattro distinti dialetti, 1, 142; li Ioni hanno un concetto falso intorno alle cose dell’Egitto, II, 16; loro dimora presso la foco del Nilo detta di Pelusio, concessa ad essi da Psammetioo’ in comune co’ Cari, II, 152, 154, 178, 179; sono por la prima volta soggiogati da Creso, I, 6, 28; non ascoltano i salutari consigli di Talote e di Biante, I, 170; o neppure ascoltano le sollecitazioni di Ciro di ribellarsi a Creso, I, 76; disfatto l’imperio dei Lidi, spediscono ambasciatori a Ciro; il quale, in risposta narra loro una uovella, I, 141; Ioni del continente asiatico ridotti in servitii da Arpago, I, 16;,; Ioni insulari, per lo accorte osservazioni fatte a Creso da Biante o da Pittaco, sfuggono il dominio dei Lidi, I, 27; spontaneamente si sottomettono a Ciro, I, 169; Ioni tributari di Dario, III, 90; VI, 42; custoHiseono il ponte che Dario aveva fatto gettare sull’Istro, IV, 97, 98; mantengono la loro fede a Dario, benchù sollooitati dagli Sciti a rompere il ponte delristro, IV, 133-142; mali seguiti alla Ionia per cagione di Nasso e Mileto, V, 28, 30 e seg.; Aristagora, confortato da Istieo ma dissuaso da Ecateo, promuove tuttavia la ribellione delli Ioni dai Persiani, V, 35-33; li Ioni, insieme con gli Ateniesi, incendiano Sardi, V, 100, 101; benché vinti dai Persiani ad Efeso, continuano la guerra, V, 102 e seg.; ad essi si aggiungono i Cari nuovamente ribellatisi, V, 117 e seg.; naviglio delli Ioni a Mileto, VI, 8; si esercitano nelle opere militari a persuasione di Dionisio, VI, II, 12; ma presto se ne stancano, VI, 12; par la loro indisciplina sono abbandonati dai Sarai, VI, 13; ricevono una terribile sconfitta, onde la loro fortuna no resta annientata, VI, H-18; indi li Ioni cadono in servitù per la terza volta, VI, 31, 32; ordinamenti imposti loro da Artaferne, Vi, 42; Mardonio cassa nella Ionia i governi tirannici, e vi sostituisce i governi di popolo, VI, 43; naviglio delli Ioni nell’armata di Serse, VII, 91 e seg.; Ioni militanti con Serse, sollecitati da Temistocle alla ribellione, VII, 51; VIII, 22; Ariaramne persiano patrocina li Ioni accusati di tradimento a Salamina, Vili, 90; esortano i Greci a liberare la Ionia, Vili, 132; IX, 90-92; dopo la battaglia