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piccola Chiesa scismatica non valse a turbare e conquassare tutta la Chiesa di quella nazione, e anco la Chiesa universale, come sarebbe avvenuto in altre circostanze, ciò fu unicamente per un tratto della divina Providenza, la quale permise che la politica di quell’uomo potente che dominava allora in Francia, e che tutto aveva a sè sottomesso con verga di ferro, fosse associata colla vera Chiesa e col sommo pontefice, rimanendo così impotente, ma non umiliata per questo, nè sommessa la scismatica fazione1.

122. Per quanti possano entrar disordini ed abusi nelle elezioni fatte dalle Diocesi o dalle provincie particolari, questi saranno sempre parziali, la corruzione che ne seguirà non si estenderà a tutta la nazione, non sarà fatta almeno dietro un sistema prestabilito, non sarà un principio di malizia infernale che regga tutte le elezioni e che influisca direttamente al pervertimento degli interi regni. Ma data la nomina ad un principe, che terribile potenza di fare il male non è messa nella volontà di un uomo solo! Data la nomina ad un gabinetto, che spaventevole potenza non viene con ciò costituita fuori della Chiesa, potenza che colla sua terribile azione sopravvive alla persone de’ principi, durando altrettando quanto appunto le massime adottate da’ gabinetti!

Pur troppo lo scisma è già avanzato! secretamente son poste le prime pietre di lui per tutta l’Europa: e son ben altro che le pietre, su cui s’innalza il tempio del Signore!

Ora ov’è, in circostanze così fatali per la Chiesa cattolica, chi non se ne dorma un sonno tranquillo! Tutto va bene, a giudizio de’ prudenti di questo secolo. A giudizio d’altri ancor più prudenti, è necessario che i cattolici non abbiano la temerità di parlare: conviene osservare perfetto silenzio per non eccitare inquietudini e rumori disgustosi: e tutto quello che può recar turbazione, non è che imprudenza e temerità. Tale specie di prudenza è l’arma più terribile di que’ che minano la Chiesa; essi la minano sordamente: e chi denunzia la loro mina, chi rivela il tradimento, sono i turbolenti sono i perturbatori della società. Intanto la Chiesa geme, e con troppa ragione può dire le parole del Profeta «che nella pace la sua amarezza s’è fatta amarissima.» Indi è, che se qualche voce, interrompendo il silenzio di morte, s’innalza a parlare de’ mezzi di salute che restano alla Chiesa, mirate onde viene: essa esce da qualche semplice fedele. Tutto al più sarà qualche povero sacerdote che ha tanto di coraggio. Ed erano due poveri sacerdoti, sia lode al vero, quelli che ultimamente, togliendo almen l’occasione da quella rivoluzione che in Francia rinnegò la Religione cattolica per religione dello Stato, osarono presentarsi supplichevoli ai Vescovi della loro religione, e sottopor loro queste riflessioni sulla nomina a’ vescovati.

«Fin a tanto che,» (dissero egli, rivolgendo il discorso a’ Vescovi della

  1. Un testimonio sopra ogni eccezione, perchè niente sospetto di non favorire l’assolutismo politico, io voglio dire Richelieu, giudicava per un sistema scismatico il Gallicanismo. Egli trovava lo spirito di uno scisma anche in questo, che «una Chiesa particolare presupponga di decidere questioni di tale importanza che riguardano gl’interessi di tutta la Chiesa e di tutti gli Stati cristiani: questioni perciò che non appartengono se non al tribunal supremo del sommo Pontefice e de’ Concilî ecumenici.» Che poi? se la Chiesa di una particolar nazione, se uno, o l’altro Vescovo, se un consigliere, un professore di teologia osa non solo decidere, ma decidere contro la pratica stessa de’ Concilî e de’ Pontefici? e talora contro le espresse loro dichiarazioni? non è questo un proceder scismatico? E vi sarà un principe cristiano, che possa starsi sicuro in coscienza attenendosi al parere di tali dottori particolari? potrà egli dire d’aver cercato sufficientemente la verità, la dottrina della santa Chiesa cattolica? potrà credere di buona fede di non operare se non per mantenere i suoi diritti, e di non leder punto gli altrui?

Rosmini - Cinque Piaghe14