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metà prezzo le casse de’ libri indirizzate ai Municipii. Dalla data di quel decreto all’apertura dell’Esposizione universale di Parigi, il Governo aveva distribuito 500,0000 volumi, ed un terzo dei Comuni di Francia era provveduto della sua Biblioteca. Il Governo ha speso 471,000 lire, il resto fu dato dai Comuni e dai Dipartimenti. In ciascuna sessione di questi è come una gara d’onore tra loro di fare stanziamenti ne’ bilanci a favore delle Biblioteche popolari1. Il numero dei lettori aumenta a vista d’occhio, e non è lontano il giorno in cui sia pienamente avverato il detto dell’Imperatore: La fondation d’une Bibliotèque dans toutes les communes de France est un œuvre de bienfaisance et d’utilité publique.


VI.

Società delle Biblioteche comunali dell’Alto Reno.

Ecco i principali articoli dello statuto della Società. Furono questi compilati in modo da escludere ogni apparenza ed ogni possibilità di consorteria letteraria, di politica chiesuola, o setta religiosa, acciocchè tutti coloro che sono persuasi la lettura essere utile alla classe degli operai, possano, senza distinzione di parte, associarsi all’ottenimento dello scopo comune, che è quello di propagare

  1. Il Consiglio provinciale di Cuneo fu il primo a votare quasi a mo’ di premio sussidii per la costituzione di Biblioteche popolari. Peccato che non abbia determinata alcuna condizione, che ora si avrebbero delle vere Biblioteche di libri da leggersi, e non semplici mucchi di libri che si conservano negli scaffali a pascolo de’ topi.