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72 | della geografia di strabone |
onda dissipa la stanchezza de’ suoi corridori. Sapendo Eschilo che in tutta la parte meridionale della terra conosciuta l’Oceano si trova nella stessa condizione rispetto al sole e serve allo stesso fine, vi collocò da per tutto gli Etiopi. Secondo Euripide poi nel Fetonte, Climene fu data a Merope re di quella regione: la quale il Sole percote coll’aurea sua vampa prima d’ogni altra dalla sua quadriga; e i vicini dalla negra pelle la chiamano stazione dei cavalli della lucida Aurora e del Sole. Pare che qui il poeta assegni all’Aurora ed al Sole le stesse stazioni dei cavalli; ma ne’ versi poi che tengono dietro ai citati dice che queste stazioni sono vicine al palazzo di Merope; e in tutto il dramma suppone che quello sia il luogo della scena, nè parla specialmente dell’Etiopia vicina all’Egitto, ma sì piuttosto di tutta la spiaggia marittima ch’è volta a mezzogiorno.
Eforo poi ci riferisce nel modo seguente l’antica opinione che avevasi dell’Etiopia nel suo Trattato intorno all’Europa, ove dice che «lo spazio del cielo e della terra dividesi in quattro parti, delle quali gl’Indiani tengono l’Apeliote (levante), gli Etiopi quella di Noto (mezzogiorno), i Celti l’occidentale, e gli Sciti quella che è volta al vento Borea (settentrione). Aggiunge poi che l’Etiopia è più grande della Scizia; perocchè sembra, egli dice, che la nazione degli Etiopi si stenda dal levante al ponente d’inverno; e la Scizia è opposta a siffatta posizione1.» Ed Omero tenne appunto que-
- ↑ Eforo visse 350 anni prima di G. Cristo, e però fu dopo