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54 | della geografia di strabone |
sa evitare un’eccessiva incongruenza. Però egli cita il poeta ove dice:
. . . . . . . . . . . . Sul mar pescoso
I venti rei di trasportaro . . . . . .
e nel tempo stesso può affermarsi che non lo cita, giacchè Omero disse eziandio:
Poichè la nave uscì dalle correnti
Del gran fiume Oceano1. . . . .
e disse anche che nell’isola Ogigia è il centro del mare; e che quivi abita la figliuola di Atlante. E dei Feaci poi disse:
. . . . In sen dell’ondeggiante mare
Solitarj viviam, viviam divisi
Da tutto l’altro della stirpe umana2.
I quali versi alludono tutti manifestamente ad un uomo che navighi nel mar Atlantico3: ma Polibio dissimulando vorrebbe levar via ciò che il poeta dice apertamente; ed in ciò egli ha il torto. Ma rispetto però all’essere stati intorno alla Sicilia e all’Italia gli errori di Ulisse, in questo egli dice bene, e vien confermato anche da Omero. Altrimenti qual poeta od istorico avrebbe persuasi o i Napoletani a vantare il monumento della sirena Partenope; e quei di Cuma, di Dicearchia e del Vesuvio a celebrare il Flegetonte e la palude