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dovendosi inoltre saper eleggere bene a quali principalmente di questi dotti convenga farsi scolari. Ora Eratostene pone come capi di coloro che fiorirono alla sua età Arcesilao ed Aristone: e nel suo giudizio sono gran cosa Apelle e Bione, che fu il primo (egli dice) a infiorare alcun poco la filosofia; sebbene per ciò appunto qualcuno avrebbe potuto dire di lui: Qual coscia il vecchio lascia vedere di sotto a’ suoi abiti1! E in questo egli mostra assai chiaro la debolezza del suo ingegno; perocchè dopo essere stato uditore di Zenone cizico in Atene, non ricorda nessuno de’ seguaci di lui, ma ci fa invece sapere che fiorirono in quella età coloro che tennero opinioni contrarie, e dei quali non è rimasta successione. L’opera poi ch’egli pubblicò Intorno ai beni, e le Meditazioni2, e qualche altra consimile, fanno conoscere qual fosse la sua educazione. Perocchè tenne quasi una via di mezzo fra il desiderio di filosofare, e il timore di non abbandonarsi a siffatto studio più di quello che può bastare per far conoscere di avervi atteso, o per giovarsene come sollievo e diversione dagli altri suoi enciclopedici studi. Qualunque poi sia l’argomento di cui tratta, egli tiene sempre uno stesso modo. Ma di queste cose ci basti quello che abbiamo

  1. Odiss., lib. xviii, v. 73. Ma presso Omero i proci ammirano la coscia bella e vigorosa che apparisce di sotto agli abiti miserabili di Ulisse: e qui invece Strabone vuol dire che Bione sotto ai fiori lodati da Eratostene non aveva poi nulla d’importante.
  2. Μελέται.