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libro primo 115

Ed altrove:

                             . . . . . . Mugghian con vasto
                             Rimbombo i lidi.

Il giungere adunque dell’onda alla riva ha una certa forza che basta a rigettare quant’essa ha in sè di straniero; e questo è ciò che dicesi purgazione del mare, per la quale e i corpi dei morti e i rottami delle navi vengon portati sull’onda al terreno. Nel ritirarsi poi non conserva il flutto una forza eguale; sicchè non vale a portar seco di nuovo nè cadavere, nè legno, nè leggerissimo suvero, nemmanco dai luoghi più vicini. Così avviene che la terra e l’acque su cui stanno questi corpi siano dall’onda respinte addietro. Anche il peso del limo coopera a far sì ch’esso pricipiti nel fondo del mare prima che sia spinto molto addentro; perchè le correnti dei fiumi perdono la loro forza appressandosi al luogo dove mettono foce. Se poi le alluvioni dei fiumi fossero continue, ben si comprende che tutto il mare dovrebbe alla fine esserne pieno: e questo avverrebbe principalmente nel Ponto Eussino, quand’anche lo supponessimo più profondo che il mar di Sardegna, il quale per testimonianza di Posidonio si crede che sia il più profondo di quanti se ne misuraron finora, ed ha circa mille orgie1 di altezza.

  1. Secondo Erodoto (lib. ii, § 149) l’orgia era di sei piedi greci. Se dunque trattasi di piedi olimpici, le mille orgie sono 5700 piedi parigini ovvero 950 tese: ma non essendo verisimile che siasi mai pescato fino a tanta profondità, è da dire che Erodoto seguitasse le misure desunte dal piccolo stadio in uso a’ suoi tempi; e in tal caso le mille orgie equivalgono a circa 513 tese.