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INTRODUZIONE 15


Ma io non credo che mentre sia dovere di chi studia la questione di cui vado discorrendo, lo evitare ogni preconcetto e ogni ingiusta parzialità, egli debba disperare di cogliere il vero, e darsi quindi allo scetticismo. E molto meno credo saggio partito quello di sciogliere ogni freno alla attività femminile, e sconvolgere a mente fredda la società, al solo scopo di adunare materiali di future e più complete ricerche. Gli è impossibile per me il pensare che colla scorta della storia, la quale ci presenta la condizione sociale delle donne ne' più differenti aspetti, collo studio e coll'analisi attenta e coscienziosa di ciò che intorno alle attitudini del sesso femminile c'insegnano le continue impressioni delle relazioni svariatissime in cui noi viviamo con quello, di ciò che le donne medesime pensano e dichiarano su tal proposito, e più ancora dei fatti e dei pensamenti di quelle fra le donne che maggiormente si sollevarono al disopra del comune livello nelle varie branche della umana operosità, egli è impossibile per me, lo ripeto, il pensare che con siffatti criteri e materiali, un imparziale indagatore non possa riuscire ad orientarsi in mezzo alle incertezze, a intravedere, se non a vedere nettamente, la verità, ad appurare i principii fondamentali di una dottrina soddisfacente.

Bensì egli è necessario, e più nella questione dei diritti e della condizione sociale delle donne, che in tutte le altre questioni sociali, non dimenticare che onde passare dal possibile al concreto, onde fra parecchie astratte dottrine, preferirne una come la più consona agli interessi del genere umano, occorrono criteri e principii di un altro e più elevato ordine, i quali devono già prima essere stati posti in saldo. E per verità più di una volta mi è accaduto scorgere che taluni