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INTRODUZIONE




Nessuno può negare che la così detta quistione femminile, cioè la ricerca dei principii direttivi nello assegnare alle donne gli uffici e i diritti sociali di fronte agli uomini, sia una difficilissima quistione. Lo prova abbastanza il fatto del molto discutere che se ne fa specialmente ai di nostri, e più ancora delle disparate opinioni che si vedono sostenute collo stesso calore e colla stessa ostinazione.

D'onde viene quella grandissima difficoltà?

Secondo me da due cause principali, corrispondentemente alle quali le differenti opinioni propugnate intorno alla condizione giuridica delle donne, considerate nel loro scientifico valore, si possono ridurre a due grandi categorie.

Vi hanno alcuni i quali pensano e scrivono sotto l'impressione di una certa specie di esempi, che’hanno fermata maggiormente la loro attenzione, o studiando la storia, o riflettendo alla stessa loro personale esperienza. Si sono essi, consapevolmente o no, formati un ideale di perfezione femminile, e questo convertono in principio generale ed assoluto, in criterio supremo pel legislatore. Così accade che taluni reputino la donna un essere tanto delicato o tanto sublime da temere o da sdegnare le lotte della vita, epperò da doversi circondare