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atto quarto 169

E poi ben convien ch’io ne patisca la pena, perché io son stata cagion di consigliarti e aiutarti in questo amore.

Cintia. Madre mia, se tu facessi questo, mi condurresti ad uccidermi con le mie mani per disperata e mi faresti perder la vita e l’anima insieme: però ti prego che non cerchi ingannarmi con farmi restar in vita, ché privandomi di ciò mi privaresti di una giocondissima morte e col volermi esser pietosa m’usaresti opra di crudeltade.

Balia. Figlia, non sarebbe piú bene che lo scoprissi a tuo padre? ché mi confiderei di far tanto con lui ch’egli scoprisse il fatto a Sinesio suo padre, e fra loro trovassero qualche assetto a questi intrighi. Chi è sforzato morire fa prima ogni sforzo di non morire: ché all’ultimo non saremo al peggio di quel che noi siamo.

Cintia. Sará peggio, perché mio padre, sentendosi oltraggiato da mia madre per l’inganno usatogli, e poi oltraggiato da me nel fatto dell’onore, si sentirá due volte ingiuriato; né stimerá ch’io spinta da amor di marito abbia concesso il mio corpo ad Erasto, ma ben da lascivo o disonesto appetito; onde, fatta rea e suspetta appo mio padre di un vano appetito, non si terrá per pago se mi strangolerá con le sue mani. Onde saresti cagione d’una mia doppia morte; donque per quanto amor mi porti, lascia ch’io sodisfaccia al mio desio e con una volontaria prevenga la necessaria mia morte. E dopo morta, scuopri per ordine ad Erasto il tutto, e digli che occecata da troppo ardentissimo amore ho fatto quanto ho fatto. A mio padre dirai che non s’affligga, ché non ha perduto un maschio, ch’egli tanto desiderava, ma una femina sfortunata e infelicissima.

Balia. O indarno nata bella, o indarno tante virtú imparate, e cosí morir tu devi? ahi stelle crudeli, e che è quel che ascolto? Figlia, ti prego per quello latte che asciugasti dalle mie poppe, per quei dolci travagli che ho sofferti in allevarti e nudrirti — giacché tu non conosci tua madre, ch’io son stata la tua balia e la tua madre, — che tu non corri con tanta furia. Vo’ partirmi, ché non ti incontri con lui dinanzi gli occhi miei.