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col sinistro, e viceversa se vuol darli principio con il destro) ed il peso minore lo affida al respettivo piede diagonale di dietro con scaricare affatto nell’istesso tempo gli altri due.

E allorchè la macchina si trova sopra tal base vacillante, con la forza elastica della pastora prima, ed in seguito (se abbisogna) con quella anche di tutta la gamba del piè diagonale di dietro che forma la base, la spigne in avanti finchè il peso non ha preso il trabocco, obbligando la gamba d’avanti a secondarlo pendente, finchè la pendenza non la renda incapace di poterlo più sostenere; e nel punto stesso che il piè di dietro comincia a spingere, ha principio il moto ondulante della macchina, che solleva da terra, e stracica seco gli altri due piedi già scaricata del peso.

Resa la base incapace di più sostenere il peso della macchina, la potenza motrice dà principio al passo, con fare eseguire al piede d’avanti (che sospeso in aria è stato forzato a secondar l’azione della macchina) il moto volontario, alzandolo col moto di restrizione, ed indi con quello di natura del peso, lasciandolo cadere a terra steso in avanti, quanto comporta la sua costruzione o meno, secondo che il passo deve essere più steso, o più raccolto; e nel punto che questo sta per toccar terra fa eseguire il suo nell’istessa forma anche al piede diagonale di dietro, che pure sospeso in aria ha


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