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iv

al commercio; ed hanno fatto a gare di rendersi così al pubblico benemeriti in vita con l’opera ed istruzioni loro, e dopo morte con lasciare in scritto le loro scoperte, e le regole da essi tenute. Io ho seguitato l’esempio con l’opera, e con la penna, come si vede dal mio Cavallo perfetto, stampato in Venezia l’anno 1723. presso Giuseppe Corona, [in cui io messi in vista al pubblico gl'insegnamenti, e regole avute dal mio Maestro, giacchè non mi fu possibile d'indurre il medesimo a farlo da se] e l’apologia del sopradetto Caval perfetto stampata in Siena l’anno 1730. presso Francesco Quinsa. Stimolato dipoi non solo dalla gratitudine dell’universo applauso, ch’ebbero la sorte queste mie due opere di riscuotere, e dal comodo che mi somministrò la sopraintenden-