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392 Parte

la sua consistenza devono essere lasciati liberamente in campagna notte e giorno, e la premura del Custode deve ristringersi a far loro sempre sfiorire la miglior pastura, passandoli dall’una all’altra, prima delle altre partite, che così verranno dell’ultima perfezione e bravura, perchè lo stento, gli averà fatta la complessione forte e robusta, e la custodia gli avrà liberati da quel patimento che pregiudica loro.

I beveroni pure, e qualunque altra cosa, benchè utile e avvantaggiosa, dovranno essere abbandonati subito che manca il bisogno, dovendosi sempre aver la mira d’impedire il solo sconcerto che cagiona danno, per tenersi lontani dal pericolo d’accostumargli ad una vita molle e delicata, come quella in cui si tengono le razze domestiche, per le ragioni di sopra addotte.

Polvere d’antimonio.

La polvere d’Antimonio mentovata altro non è, che un composto di egual porzione d’Antimonio, Zolfo, e Salnitro; ridotto in polvere il zolfo, si versa in un vaso di terra cotta, e si pone sopra d’un fuoco lento, dove si possa struggere senza infiammarsi, come facilmente seguirebbe quando il fuoco fosse più gagliardo, o il vaso fosse di metallo; nel zolfo poi così strutto e liquefatto si versa prima l’Antimonio similmente ridotto in polvere, e col mezzo d’


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