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Quarta. 329

crino in esso dev’essere sottile, lungo e spesso, e denso nella coda; affinchè tutto contribuisca a formare un composto, che possa supplire alle funzioni sue, e a quello sfarzo che deve dare nell’occhio allo spettatore.

All’opposto i Ginetti (che sono i Cavalli da sella) dovendo esser dotati più d’agilità e prontezza, che di forza, d’uopo è che siano di costruzione, e struttura raccolta, gentile, rotonda, ed alquanto quadrata, e del tutto proporzionata al restante del composto, di collo scarico, in forma che dalla parte del dorso prenda il suo principio dalla sommità del garese, e dalla parte d’avanti la sua impostatura dia luogo al petto che possa venire infuora a guisa di quello del colombo, e da questi due punti si vada levando in alto, sempre assottigliandosi con proporzione, talchè nel suo termine là dove congiungesi con la testa, si riduca a guisa di una punta proprozionatamente sottile quanto comporta l’attaccatura della medesima testa, perch’ella possa incassare per formare una graziosa cimatura; devono avere la testa piccola, asciutta e secca con poca ganascia, e montonina, ed è anche meglio se è serpentina, l’anca a dovere falciata, la gamba nervosa, ma asciutta e proporzionata alla corporatura, affinchè non sia nè troppo sottile, nè troppo grossa; la giunta delle pastore piuttosto corta che lunga, ma con tal proporzione


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