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Quarta. 301

sorgente, dirotte nel lungo corso dal moto e dallo sbattimento, e ripurgate dalle fecce nelli spessi stagni, che si formano nel loro letto, ed ivi concotte dal sole, e però pastose, dolci e leggiere, quanto sono buone nell’estate, dopo terminata la macerazione dei lini, e delle canape, (che vi si sogliono porre a quest’effetto, non solo per l’acquisto fatto delle sopraddette qualità, ma anche, perchè la loro abbondanza somministra l’opportuno bagno in una stagione, che lo richiede, oltre alla beva) altrettanto sono pericolose, e di cattiva qualità in tutte le altre stagioni, ed anche nell’estate, quando sono torbide, per lo scarico ed ammasso d’ogni sudiciume che vien fatto in esse da tutti gl’influenti loro ed in specie dai paduli in tempo di pioggia, e nello struggersi desse nevi.

L’acqua di polla dunque, che scaturisce dal terreno secco e sterile, è quella che deve esser prescelta come ho detto per la beva di una razza, per metterla al coperto di non restarne mai mancante in nessuna delle stagioni, e dev’esser rigettata onninamente senza esitare, quella che ha la sua origine in terreno grasso, non meno che l’erba che in esso nasce per le ragioni dette di sopra.

Ma siccome una tal acqua quantunque di buona qualità è sottoposta a cambiar di natura e a divenire difettosa stante il marcir che vi


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