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Quarta. 295

acqua, in vece di cavarla fuori; e però quando si ricavano questi, il terreno che si getta fuori, per qualche giorno nell’asciugare suol fare qualche sorte d’esalazione fetente, e nociva, ma questo cessa in breve tempo e subito che viene riseccato dal sole l’umido, di cui è imbevuto, stante la sua natura arida; quando all’opposto il terreno grasso levato dalla sua situazione richiede lungo tempo, prima che sia riseccato, e ribolle, tramandando esalazioni pestifere, fino che non è seccato affatto; e lasciato nella sua situazione senza toccarlo, non asciuga mai, nè mai lascia di tramandare le sue maligne esalazioni sempre che il sole ha forza d’attraerle a se.

Ma chi non resta persuaso da queste ragioni, metta in prova i Cavalli allevati e nutriti nelle due sopraddette qualità diverse di terreno, e vedrà che quegli che provengono da razza situata in terreno secco e sterile, sono dotati di gran spirito e coraggio, di complessione robusta e sana, di corporatura forte, ben disposta, agile, e pronta, di gambe asciutte e nervose, con il corno del piede duro e stabile, e per conseguenza dotati di tutto ciò che deve concorrere alla formazione d’un Cavallo dell’ultima bontà, di perfetta salute, e lunga vita.

E all’opposto toccherà con mano, che quelli che provengono da razza situata in ter-


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