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e l’erba dai venti freddi dell’inverno per esimersi dal pregiudizio che all’uno e all’altra i medesimi arrecano; e meglio anche sarebbe se una tal valletta fosse circondata all’intorno da una macchia che la mettesse maggiormente al coperto dai medesimi, e da quei che spirano anche dalla parte di mezzo giorno, dei quali il libeccio non è meno pregiudiciale in tutti i tempi della tramontana, e del grecale.

Tutto il terreno nella primavera e nell’autunno è abbondantemente provisto e ricoperto d’erba, ma nell’inverno e nell’estate resta mancante e privo, e però conviene, che nella scelta vi sieno anche delle praterie dell’istessa qualità sopraddetta di sufficiente estensione, per potervi ricavare il fieno che deve supplire nell’inverno alla mancanza dell’erba, ed oltre queste, è d’uopo che vi sieno dei terreni bassi che vadano asciugando a poco a poco nell’estate, perchè vi possa esser sempre dell’erba fresca anche in questa stagione.

L’esperienza mi ha fatto vedere, che l’erba che nasce nel terreno sodo e arido situato in basso, è mangiata con piacere e con profitto dal bestiame, anche quando il terreno è coperto dall’acqua, fino che si mantiene tenera, e solo è da esse abbandonata quando è divenuta soda, e dura; e la ragione è, perchè l’acqua quantunque faccia ad essa cambiar figura e nome, stante il maggior nutrimento che le som-